Infortunio fuori sede: quando è riconosciuto e chi paga

Quando si parla di infortunio sul lavoro, si pensa subito a qualcosa che accade in azienda. Ma oggi, con attività sempre più flessibili, smart working e spostamenti tra sedi, la realtà è diversa. I lavoratori operano spesso fuori dall’ufficio e, in caso di incidente, è naturale chiedersi: chi paga? È davvero un infortunio sul lavoro? Come può l’azienda verificare?

Quando un infortunio è considerato “sul lavoro”?

Secondo la definizione del Ministero del Lavoro, un infortunio sul lavoro è un evento traumatico, causato da una forza esterna improvvisa, che provoca una lesione o la morte del lavoratore durante l’attività lavorativa.

Per essere riconosciuto da INAIL, deve esserci un chiaro rapporto causa-effetto tra l’evento e il lavoro svolto.

Un lavoratore può essere coperto anche se l’incidente non avviene in azienda, a patto che si trovi in un luogo comunicato al datore di lavoro (come una filiale o un cantiere) o durante uno spostamento per motivi di servizio.

Anche gli infortuni in itinere, cioè nel tragitto casa-lavoro o tra sedi, sono coperti, così come quelli durante la pausa pranzo, se non è disponibile una mensa aziendale interna.

Chi paga l’infortunio? E come funziona la copertura INAIL?

La gestione economica dell’infortunio segue regole precise. Il giorno in cui avviene l’infortunio è interamente a carico dell’azienda.

I tre giorni successivi (il cosiddetto periodo di carenza) restano sempre a carico del datore di lavoro, che deve versare al lavoratore il 60% della retribuzione.

Dal quarto giorno in poi, interviene l’INAIL: la copertura è del 60% fino al 90° giorno, e del 75% fino alla completa guarigione.

Ma attenzione: l’INAIL indennizza solo gli infortuni che avvengono durante e a causa del lavoro. Se l’evento è estraneo all’attività lavorativa, non viene riconosciuto.

Il rischio delle false dichiarazioni

E se il lavoratore dichiara un infortunio avvenuto durante il servizio, ma in realtà si trovava altrove? L’azienda può ritrovarsi a sostenere dei costi ingiusti. Ecco perché è fondamentale dimostrare la veridicità dell’evento.

Il dipendente è tenuto a fornire prova del luogo, della causa e del legame con l’attività lavorativa, ma oggi le aziende possono anche difendersi in modo concreto, grazie alla tecnologia.

“L’esempio di Mario Rossi”

Prendiamo il caso di Mario Rossi, un dipendente che utilizza un sistema digitale per timbrare le presenze. Un giorno comunica di essersi infortunato durante un’attività aziendale.

Tuttavia, la geolocalizzazione della timbratura, registrata tramite smartphone, mostra che Mario si trovava in un supermercato al momento dell’incidente.

Questo fatto cambia tutto: l’infortunio non viene riconosciuto, perché non ha alcun collegamento con l’attività lavorativa. Né l’INAIL, né l’azienda hanno l’obbligo di coprire l’evento.

Un esempio pratico che dimostra quanto sia utile avere strumenti affidabili per controllare con precisione le presenze fuori sede.

Cartellino Web 2: la soluzione digitale per verificare presenze e spostamenti

Per aiutare le aziende a prevenire situazioni dubbie e a gestire in modo trasparente la sicurezza dei lavoratori, PCSistemi ha sviluppato Cartellino Web 2, un sistema avanzato di timbratura digitale con geolocalizzazione.

Grazie a Cartellino Web 2 è possibile:

  • sapere dove si trovava il dipendente al momento della timbratura;
  • verificare la presenza in una sede specifica;
  • monitorare spostamenti e orari tra più luoghi di lavoro;
  • pianificare con precisione turni e presenze;
  • disporre di dati oggettivi in caso di infortunio.

Non si tratta solo di “controllare”, ma di tutelare entrambe le parti: il lavoratore, che viene protetto in caso di infortunio reale, e l’azienda, che può evitare frodi o errori.

Cosa dice la legge sull’infortunio fuori sede (in parole semplici)

Un infortunio è coperto da INAIL se è causato da un evento improvviso e collegato al lavoro, e provoca un’assenza di almeno quattro giorni. È valido anche se accade fuori dall’ufficio, ma deve essere dimostrabile che era legato all’attività aziendale.

Dal punto di vista economico:

  • il 1° giorno è pagato interamente dall’azienda;
  • il 2°, 3° e 4° giorno al 60% sempre dall’azienda;
  • dal 5° giorno in poi interviene INAIL: 60% fino al 90° giorno, poi 75% fino alla guarigione.

Se l’infortunio è causato da attività non legate al lavoro, non viene riconosciuto né coperto.

Conclusione: tutela, trasparenza e responsabilità

Oggi più che mai, le aziende devono essere in grado di gestire in modo trasparente la presenza dei propri dipendenti anche quando lavorano fuori sede.

Un infortunio può accadere ovunque, ma è essenziale poter dimostrare che sia avvenuto durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Cartellino Web 2 rappresenta uno strumento concreto per garantire sicurezza, responsabilità e affidabilità, proteggendo il lavoratore e l’impresa da eventuali contestazioni.

Perché la sicurezza sul lavoro parte anche dalla tracciabilità dei dati.